Priti è la terza donna a scalare la Torre Egger
In un breve viaggio di soli 11 giorni, Jeff e Priti Wright hanno scalato Cerro Standhardt, Punta Herron e Torre Egger, in Patagonia, completando così tutte le 4 cime della catena montuosa del Cerro Torre (quest’ultimo scalato dalla coppia nel 2020).
Jeff e Priti hanno affrontato le vie “Festerville” sull’Aguja Standhardt (400m, 90 gradi neve/ghiaccio, 6c, 15 lunghezze), “Spigolo dei Bimbi” su Punta Heron (350m, 90 gradi neve/ghiaccio, 6c, 8 lunghezze) ed “Espejo del Viento” sulla Torre Egger (200m, 80 gradi neve/ghiaccio, 6a+, 6 lunghezze).
“È stato molto divertente e molto stressante – ha commentato sui social Priti – Non abbiamo smesso di muoverci, progettare, riprogettare, fare e disfare i bagagli per 11 giorni.” La scalatrice è la terza donna a raggiungere la cima della Torre Egger.
Dal post di Jeff Wright:
“Due settimane fa, Priti Wright ed io siamo tornati da un’altra Patagonia Smash’n Grab, scalando le tre vette rimaste della catena del Torre che non avevamo mai salito prima.
Questo è senza ombra di dubbio il traguardo più ambizioso della nostra carriera alpinistica fino ad oggi. Siamo sopraffatti dall’amore e dal sostegno dei nostri amici.
Dopo aver saputo di un’imminente grande finestra meteo attraverso un post di Patagonia Vertical, siamo saliti su un aereo e nel giro di 48 ore abbiamo finito per compiere la traversata dalla vetta del Cerro Standhardt, Punta Herron e Torre Egger.
Il viaggio è durato 11 giorni, da Seattle a Seattle. Priti è la terza donna che raggiunge il vertice della Torre Egger e non potrei essere più orgoglioso di avere una moglie così cazzuta che non pensa che io sia fuori di testa quando la interrompo al lavoro e dico “Priti, dobbiamo andare in Patagonia. » Quest’anno non stavamo controllando il meteo in Patagonia e non avevamo intenzione di andarci in questa stagione. Ma l’opportunità stava bussando alla porta, forte e fastidiosamente, poiché speravamo che i nostri capi rifiutassero la [nostra] richiesta dell’ultimo minuto, per evitare l’inevitabile stress e l’imminente vortice.
Dopo la vetta del Cerro Torre nel 2020, abbiamo scalato tutte e quattro le cime del Torre, ma ci sono tanti altre vie che vorremmo tornare a scalare.
Da quando siamo tornati, siamo sotto shock a seguito dei recenti sforzi compiuti per il salvataggio di due icone patagoniche: Tomas Roy Aguilo e Korra Pesce. Korra non è sopravvissuta all’incidente, ma un eroico sforzo di salvataggio ha riunito l’intera comunità alpinistica ed è stato guidato da Thomas Huber, Matteo Della Bordella e Roger Schaeli. Abbiamo incontrato Korra più volte nel corso degli anni e siamo onorati di averlo conosciuto. La sua presenza a El Chaltén e Chamonix ci mancherà tantissimo, lascia un’eredità che non sarà dimenticata. Condividerò di più su Korra nel prossimo post.”
Two weeks ago, Priti Wright and I got back from another Patagonia Smash ’n Grab, summiting the three remaining peaks in the Torres Range which we haven’t climbed before.
This is without a doubt the proudest climbing achievement of our lives to date. We’re overwhelmed by the amount of love and support from our friends.
After seeing an upcoming major weather window on a post by Patagonia Vertical, we got on a plane within 48hrs and ended up traversing from the summit of Cerro Standhardt to Punta Herron to Torre Egger.
The trip lasted 11 days Seattle-to-Seattle. Priti is the third woman to summit Torre Egger and I couldn’t be more proud to have such a badass wife who is doesn’t think I’m out of my mind when I interrupt her at work and say “Priti, we have to go to Patagonia.” We weren’t watching Patagonia weather this year, and had no plans to go this season. But opportunity was knocking, loudly and annoyingly, as we hoped our bosses would turn down the last-minute time off request so we could avoid the inevitable stress and the impending whirlwind.
After summiting Cerro Torre in 2020, we’ve now climbed all four of the Torres peaks, but there are so many more routes that we’d like to come back to climb.
Since returning, we’ve been in a state of shock following the recent rescue efforts over two Patagonian icons: @fitzroyguide and Korra Pesce. Korra did not survive the accident, but a heroic rescue effort brought together the entire community and was lead by Thomas Huber Matteo Della Bordellaand Roger Schaeli. We have met Korra several times over the years and were honored to be his acquaintance. His presence in El Chaltén and Chamonix will be sorely missed as he leaves a legacy that will not be forgotten. I’ll be sharing more about Korra in the next post.
We really want to thank Rolo Garibotti and and Colin Haley, Alpinist for their beta, support, and encouragement, Agustín De La Cerda Edwardsand Michał Czech for being a great team to partner with as we shared the same objective on Cerro Standhardt, Timmy ONeill for putting up such a fine route, Aylen-aike Hostel and Marina Spalvieri for putting us up at the last minute in El Chaltén when everything in town was booked, @tito_stylechalten and @areed6890 for loaning us your cams (we decided what route to do while on the airplane), our bosses and work colleagues for letting us go for a week with hardly any notice, Ilia Slobodov for the awesome weather updates while on route, and Kelly Cordes for the rad gear. Adventure Film Archive
Pubblicato da Jeff Wright su Lunedì 7 febbraio 2022